New York. Un ragazzo di nome Rodney Bradford viene scagionato da un’accusa di furto in un appartamento a Brooklyn, grazie ad un post nella sua bacheca su Facebook. Il giudice ha ritenuto valida la prova, perchè il messaggio, come è stato accertato, è stato inviato dal suo computer e dalla sua casa. Come ben si conosce, i messaggi riportano ora e data. Ecco cosa ha scritto Rodney: “Dove sono i miei Pancake?”.
Però, per molti questa sentenza non è positiva; infatti basta dare il proprio username e password a qualcuno che prenda il proprio posto, mentre si è a commettere reato. In questo modo ci si costruisce un ottimo alibi. Alibi che è bastato al ragazzo di New York per essere scagionato dall’accusa di furto. Pensandoci bene, chi sostiene questa teoria non ha tutti i torti. Questa sentenza ha creato un difficile precedente per i giudici americani. Staremo a vedere. In ogni caso, salvato dalla galera grazie a Facebook!
Via: PcWorld